È nel DNA e al tempo stesso focus di Platek, con la sua produzione di lampade per l’outdoor, pensare in maniera innovativa all’interazione della luce “secondo natura” con il contesto circostante, sia esso costituito da elementi verdi o architettonici.
Proprio in natura la luce è tutt’altro che un elemento statico: se ne percepiscono le diverse intensità nell’arco di una giornata mentre le ombre assumono forme variabili e, proprio quando la luce naturale cede il passo a quella pensata dall’uomo, la dialettica luce/ombra si fa più intesa.
Per trasposizione di queste osservazioni e forte di quanto le competenze tecnologiche possono aiutare ad avvicinarsi alla perfezione della natura, Platek da tempo lavora sul concetto di luce in movimento secondo le interpretazioni dei vari designer che collaborano col brand: apparecchi portatili con batteria incorporata per illuminare con charme e intimità tavolini di bar e ristoranti o dotati di supporti per essere appesi e tante altre possibilità: una casualità studiata, dove ogni elemento funzionale diventa anche decorativo secondo il linguaggio puro del design Platek.
Per DaBù, l’ispirazione è la vecchia lanterna proposta nelle forme essenziali di Eterea. Antiche memorie si concretizzano in linee pure e geometriche, creando un volume incorporeo, fatto solo di luce. Per questo suo effetto a luce diffusa, si ambienta alla perfezione su terrazzi, giardini e porticati. Eterea, proprio come le classiche lanterne, può essere appoggiata su un piano o a terra. Nella versione a batteria diventa elemento non solo d’atmosfera ma anche pratico.
Per Marco Acerbis l’oggetto iconico da cui partire è addirittura la lampada da comodino, dove il paralume viene realizzato in alluminio tornito, verniciato. Mesh diventa così un prodotto adatto per esterni, resistente all’acqua e alle intemperie, che può essere utilizzato in interni per il suo alto valore decorativo. La luce viene infatti diffusa attraverso piccoli fori praticati sulla superficie del paralume, creando un’atmosfera raccolta e un’illuminazione di particolare effetto. La versione a batteria esprime il giusto equilibrio tra decorazione e performance illuminotecniche.
Il designer Maurizio Quargnale parte invece da una forma geometrica presente in natura, quella dell’esagono, e ne elabora i vantaggi in termini di versatilità di utilizzo. Nasce così Esagono, che grazie al suo design lineare, di sezione esagonale, può essere posato alla base di pareti o siepi, ma anche utilizzato come paletto per giardino o fissato a parete. Esagono è anche orientabile, ottenendo così effetti di luce piena od asimmetrica. Due diverse lunghezze la rendono un apparecchio di illuminazione versatile dall’effetto scenico.
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