L’attenzione e la sensibilità al tema dell’ambiente ha portato Morelato ad avvicinarsi al progetto Patto per il Gran Chaco, promosso dall’Associazione Museo Verde, per salvaguardare il secondo ecosistema più grande dell’America Latina.
Il Gran Chaco è appunto un’area di 1,3 milioni di chilometri quadrati (4 volte l’Italia) fra Argentina, Bolivia, Brasile e Paraguay con un’immensa biodiversità paragonabile all’Amazzonia, una moltitudine di comunità e di culture. Negli ultimi venti anni sono scomparsi 87.000 kmq di bosco, più della superficie dell’intera Austria. Ogni kmq trattiene l’emissione di 13.000 tonnellate di co2. Una deforestazione che l’Associazione Museo Verde vuole frenare con strategie di sviluppo sostenibili e alternative, valorizzando e proteggendo le risorse naturali e culturali di questo territorio che rappresenta uno dei polmoni verdi del nostro pianeta.
Sono quattro i principali asset intorno a cui ruota questo programma che coinvolge Organizzazioni Internazionali, Autorità governative, Organizzazioni non governative, Università, Centri Ricerche e Imprese: legni pregiati, prodotti agricoli alimentari e medicali, ecoturismo e l’artigianato nativo, per cui è stata coinvolta l’azienda Morelato.
Così è nata la sedia Gran Chaco, simbolo di speranza per un’economia sostenibile che trasforma le proprie risorse in fonte di ricchezza tutelando e preservando l’ambiente. La seduta prodotta da Morelato e disegnata dal prof. Franco Poli, designer è infatti realizzata in frassino e in legno Urunday del Gran Chaco, materie prime di provenienza certificata che diventano un oggetto di design.
“Siamo orgogliosi di essere stati chiamati a contribuire in modo tangibile alla promozione del progetto. Oggi è un dovere per un’azienda impegnarsi affinché il proprio lavoro generi valore per la società e per l’ambiente in cui opera e da cui trae le proprie risorse” – ha dichiarato Alessandro Morelato – “La sedia del Gran Chaco dimostra come sia possibile valorizzare il patrimonio ambientale e attivare un circolo virtuoso capace di mettere insieme molte comunità diverse”.
Il progetto lanciato da Museo Verde è stato ufficialmente presentato come side event della PreCOP26 a Milano in collaborazione con IILA, WWF Italia, l’Ambasciata dell’Argentina e l’Ambasciata del Paraguay.
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