Frutto della trentennale collaborazione con Ferruccio Laviani, Tonda di Foscarini è una lampada a sospensione a luce diffusa, dinamica nella sua essenza che gioca tra baricentro ed equilibrio; sofisticata e discreta nel carattere e in quella dichiarata ispirazione che ci riporta agli anni Settanta senza retorica e senza perdere il carattere contemporaneo.
Per capire Tonda – che ha un nome semplice ma evocativo e una presenza complessa – è necessario girarci intorno. Solo così si coglie il sofisticato gioco di equilibri e bilanciamenti tra la sfera illuminata e il supporto in metallo che la abbraccia senza chiuderla, a cui è appoggiata ma non fissata.
Nuovo evergreen: per progettarla, Laviani ha attinto dalla memoria, attualizzandola. Tonda nasce infatti mescolando suggestioni ispirate al design radicale degli anni ’60 e ’70 – che, stupendo, stimolava pensieri – e al Good Design – che accarezzava il sogno di un equilibrio perfetto tra forma e funzione. Il risultato è un oggetto colto ma anche universalmente apprezzabile, sofisticato e pop allo stesso tempo.
Una scultura luminosa che non è mai uguale a sé stessa, nemmeno nella qualità della luce emessa dal diffusore soffiato a bocca e sfumato (dal bianco verso l’alto al trasparente verso il basso). Una luce guidata dalla sensibile maestria di un essere umano e non dalla fredda precisione di una macchina. Il processo di lavorazione del vetro sfumato è complesso: è il maestro vetraio che coglie l’esatta combinazione e fusione di bianco e trasparente per ottenere la sfumatura. È per questo che ogni vetro è unico, e il passaggio tra i due colori varia leggermente da pezzo a pezzo, conferendo così al prodotto un alto valore artigianale.
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