Le poltrone con le orecchie

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Schienale altissimo, estetica avvolgente e comoda imbottitura sulla quale trovare il proprio comfort: sono queste alcune delle caratteristiche delle poltrone ‘à oreillettes’ – con le orecchie -, o bergère, un classico intramontabile che dal ‘700 in Francia si è diffuso in tutto il mondo, per diventare un tema del design contemporaneo. Il poggiatesta dalle dimensioni importanti ne è il segno iconico: sporge rispetto alla scocca e la slancia, per creare una seduta raccolta e intima, spessa usata come luogo di lettura o di relax, anche all’interno di spazi collettivi.

Bross ripercorre questo modello con la collezione WAM e la novità 2024 Peggy, entrambe disegnate da Marco Zito e dedicate a progetti residenziali, hospitality e di ufficio.

La versione lounge della famiglia Peggy, con base in legno dalla finitura naturale, tinto o laccato opaco, ha un’imbottitura modellata a differenti spessori che sembra poggiarsi delicatamente sulla struttura, comprensiva di bracciolo. Una sottile bordatura, a contrasto o coordinata con il rivestimento, segue il profilo della scocca da cui emerge il poggiatesta, ovale: in questo caso non è curvato e ‘le orecchie’ si sviluppano sui due lati dello schienale, con un effetto aperto e un richiamo anni ’50.

WAM è invece una bergère con un guscio in cui l’idea di avvolgere è portata alla massima espressione e il poggiatesta viene disegnato da Marco Zito come un elemento volutamente fuoriscala. La poltrona è sostenuta da sottili gambe in tubolare metallico in finitura nero, bronzo spazzolato o in un RAL su richiesta e offre la possibilità di sperimentare accostamenti personalizzati di tessuti e colori.

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