Artelinea nasce nel 1962 a Figline e Incisa Valdarno (FI) come vetreria e laboratorio artigianale di lavorazione del vetro e del cristallo ed è oggi una realtà primaria internazionale sul mercato nella proposta di mobili, specchi e lavabi in vetro.
L’anniversario dei 60 anni è una tappa fondamentale che l’Azienda ha celebrato con numerose iniziative a carattere internazionale, nazionale e locale. Dalla partecipazione al Salone del Mobile di Milano, presentando numerose novità e le nuove vesti di collezioni di punta dell’Azienda; al supporto all’incontro fiorentino per i trent’anni di ECIA (European Council of Interior Architects) e AIPI, di cui è sostenitrice; alla creazione del concorso “Women in mirror design”, in collaborazione con l’Associazione italiana donne ingegneri e architetti; al legame con il territorio, con il supporto ad opere come l’inaugurazione del busto dedicato al Generale Dalla Chiesa.
Le celebrazioni hanno visto anche la stesura dell’autobiografia del fondatore Marcello Gobbini, “La mia vita allo specchio”, edito da Tagete inserito nella collana “Memorie del Novecento”, non destinato alla vendita. Uno spaccato privato di un uomo dall’Italia del secondo dopoguerra, al boom economico, fino alle esportazioni e ai nuovi mercati, un libro che è la sintesi, un racconto di una vita da imprenditore.
Negli ultimi decenni il lavoro del fondatore è stato affiancato da quello dei figli Marco, Ceo Artelinea, e Massimo che, in qualità di Presidente, ha commentato così l’anniversario: “Per Artelinea fondamentale è il dialogo e il rapporto con i designers che sappiano tradurre il nostro saper fare e conoscano la materia: il vetro. 60 anni di ricerca e sperimentazione che hanno portato anche allo sviluppo di Dualite e Opalite, materiali unici che ci distinguono”.
L’Azienda, con sede a Figline e Incisa Valdarno (FI) e con uno stabilimento produttivo a Cavriglia loc. Santa Barbara (AR) di 12.000mq a e circa 70 dipendenti, ha fatto dell’attenzione all’ambiente un emblema: infatti, non solo ha scelto un materiale riciclabile ed ecocompatibile come il vetro, ma ha anche abbracciato il modello di economia produttiva a impatto zero, prevedendo un riciclo totale delle acque di lavorazione, la raccolta delle acque pluviali e un impianto di pannelli fotovoltaici in grado di produrre l’80% del fabbisogno energetico e di abbattere l’impatto che le lavorazioni hanno sull’ambiente.
“L’attenzione all’ambiente, il capitale umano, il senso di appartenenza, il coraggio imprenditoriale da sempre contraddistinguono la crescita dell’azienda, che dai luoghi considerati cuore del Rinascimento e universalmente riconosciuti culla dell’arte, dell’architettura, della moda e della bellezza, può vantare oggi una dimensione internazionale” – ha dichiarato Marco Gobbini, CEO Artelinea.
La piccola “bottega di specchi” è diventata una produzione che si rivolge ad un target di fascia alta che sappia apprezzare una gamma di prodotti Made in Italy studiati nei dettagli e nelle possibilità di personalizzazione, con una rete vendite capace di coprire oltre 25 paesi in Europa, America e Asia.
Commenta per primo